Nel 1986 a Dunhuang, città Cinese situata lungo la celebre “Via della Seta”, durante alcuni scavi archeologici in una tomba risalente alla prima metà del secondo secolo a.C. vengono rinvenute un’infinità di carta con impressa una mappa. Questa scoperta, ovviamente, lascia ipotizzare che all’epoca già si avesse la conoscenza della carta.

Di lì poi si sarebbe, successivamente, diffusa nei centri Persiani e lungo le coste Siro-Palestinesi, da dove si suppone si sarebbe diffusa verso i paesi arabi e dell’Europa Mediterranea.

In Italia abbiamo testimonianze storiche circa la presenza, nonché l’uso della carta nella Sicilia del XII secolo. Gli Amalfitani che, già nel X secolo erano presenti nei principali centri portuali e commerciali dei califfati arabi di Alessandria, El Medhina, Il Cairo, e furono sicuramente i primi ad imparare le maestrie e tecniche di produzione della carta.

La testimonianza più antica sull’utilizzo della carta Amalfitana risale al 1231, in un decreto di re Federico II, che invitava gli amalfitani ad utilizzare la tradizionale pergamena e scriverci i documenti ufficiali, in quanto questa poteva meglio conservarsi nel tempo e di non utilizzare la carta di Amalfi.